Recensión de «Io e il ragno» en Mangialibri
Barbara Balduzzi publicou na revista italiana Mangialibri unha recensión crítica de Io e il ragno.
Io e il ragno
Un albo illustrato fatto di fotografie bellissime. La storia di una piccola bambina e di un ragno dalle zampe lunghe, che si conoscono attraverso immagini colorate e rassicuranti. La bambina va alla scoperta del suo corpo proprio attraverso il piccolo ragno “saltato giù dal cielo”, che si posa sfacciatamente dapprima sul suo alluce, poi risale dalle sue caviglie alle gambe, sostando un momento sul suo ginocchio. Trotterella sulle natiche e cerca di infilarsi persino nel suo piccolo ombelico (puah!); sale sulla schiena, si ferma sul petto e nella curva del collo. Poi sul mento, in bocca, lungo il naso, infine le si infila tra i capelli (ah!) per scomparire nella sua ragnatela. Ogni parte del corpo della bambina è paragonata ad un frutto, attraverso forma, dimensione e consistenza, così che il piccolo lettore può conoscere (o riconoscere) meglio il proprio corpo, giocando coi nomi e i colori dei frutti. Anche in questo caso lo studio è approfondito: non ci sono solo frutti quotidiani, fragola, pesca, pera, ma anche quelli meno conosciuti, come la papaya, il mango e il melone con la buccia verde. Il ragno è brutto e non è nemmeno un animaletto molto popolare nelle storie per bambini. Al lettore pare davvero di sentirlo camminare sulla pelle, mentre legge il libro; la sua presenza crea un piacevole contrasto e dona un tocco d’ironia al libro. Le immagini sono nitide e dettagliate; il connubio testo-fotografie è perfettamente riuscito e riesce ad arricchire un testo in realtà molto semplice. La pulizia delle fotografie è esaltata dal fondo neutro e consente al lettore di focalizzare l’attenzione sul singolo particolare descritto nella storia. Filo costante e sempre presente, anche se a volte quasi impercettibilmente, la ragnatela che il ragno va via via costruendo per legare, in conclusione, se stesso alla bambina in una rete di amicizia. Un libro da leggere e da giocare con lettori piccolini, magari alla fine facendosi il solletico a vicenda, dai capelli ai piedi.